Made in Italy e handmade: il connubio perfetto

I prodotti fatti a mano hanno un fascino unico, soprattutto quando si parla di abbigliamento. Sono originali, trasmettono un senso di manualità e qualità che non si trova nella produzione in serie.
Spesso, a differenza di quello che si pensa, il fatto a mano non corrisponde a un costo maggiore. Non immediatamente.
Un abbigliamento di qualità, oltre a fare la differenza nella scelta dei materiali, tende a durare di più nel tempo. Comportando un risparmio che compensa il prezzo iniziale, quasi sicuramente più alto del prodotto industriale. Ma la qualità si paga. E tante persone sono disposte a pagarla, se vogliono entrare in possesso di prodotti privi di copie, realizzati ad hoc con processi oggi quasi in disuso, che assicurano un controllo di qualità che governa l’intera filiera.
Tipico è appunto il caso dell’abbigliamento fatto a mano, come si può vedere in negozi online come fililaboratoridiffusi.com, specializzato in abbigliamento femminile handmade, nei quali la cura del dettaglio fa la vera differenza.
Ma ci sono altri benefici nell’acquisto del fatto a mano
Anzitutto si supportano dei veri creativi, degli artigiani che mettono il loro sapere nella creazione di un manufatto di alta qualità.
Dietro un artigiano o un negozio che vende prodotti artigianali non c’è solo il prodotto finale. Ma anche un mondo fatto di sogni, progetti, fatiche, che vengono poi ripagata da ogni singolo acquisto.
Ogni oggetto fatto a mano ha una sua storia, ogni persona che lo ha creato ci mette molto tempo e impegno per realizzare qualcosa di unico, bello e fatto apposta per il pubblico che sa apprezzare.
In genere si tratta di piccole attività locali che meritano di essere supportate, sia perché appartengono al territorio e quasi sempre si legano ad esso, per fornire un prodotto con una forte identità, sia perché appartengono a un processo produttivo di nicchia.
Dove ogni gesto, ogni idea ha un costo e necessita supporto e affiancamento.
Un altro elemento da non sottovalutare è che non si perde la tradizione. Queste attività vivono di saperi tramandati, che passano di generazione in generazione. L’alternativa non è solo perdere un sapere, ma dissolvere anche un modo di concepire i prodotti come durevoli, che resistono e hanno uno scopo.
È bello sia apprendere, sia tramandare. Per cui si può fare da connessione con una persona che ha qualcosa da insegnare e volentieri si presta a passare le sue conoscenze alle nuove generazioni.
Queste piccole attività poi sono in concorrenza con imperi commerciali che spesso usano tattiche di vendita monopolistiche o poco concorrenziali, basate su un costo del lavoro basso, da sfruttare, e su materiale sintetico che non fornisce alcuna garanzia di durata.
Di conseguenza – e questo è un aspetto che altri non possono garantire – la filiera produttiva è corta. Spesso il venditore equivale al produttore o al designer. Per cui si ha una garanzia completa circa l’origine del prodotto, del materiale usato, della sua conservazione.
Per questo si parla di vera qualità. L’aspetto che sia made in Italy aggiunge creatività e conoscenza.
La qualità meglio della quantità
Se ci si vuole distinguere o si vuole andare sul sicuro, i prodotti fatti a mano, come l’abbigliamento, gli accessori, i gioielli, riescono nello scopo di raggiungere l’obiettivo.
Un artigiano impiega tantissimo tempo per confezionare un capo personalizzato, anche se semplice come un turbane o una fascia per la testa.
Ogni opera è una creazione pensata e progettata avendo in mente una persona e non la massa.
C’è quindi un aspetto relativo all’identificazione con uno specifico capo, da non sottovalutare. Se un capo d’abbigliamento ce l’hanno in molti, non si può proprio parlare di originalità.
Ogni articolo è una creazione di amore e abilità. Il designer usa tutte le sue capacità per creare un bell’oggetto che celebra la sua abilità artigianale. Ha immaginato ogni pezzo, dall’inizio alla fine. La premura si estende all’acquirente, che apprezza tutti gli sforzi e le abilità.