Non pignorabilità del conto corrente bancario, in cosa consiste?

Se stai leggendo questo articolo probabilmente non ti trovi in buone acque e temi che presto il tuo conto corrente bancario possa essere pignorato. Tutto questo è la conseguenza di numerosi debiti che magari hai accumulato nel corso del tempo e che non riesci a saldare.
In realtà, oltre al pignoramento conto corrente, i tuoi creditori possono aggredire una quota del tuo stipendio, della pensione, le tue proprietà, le provvigioni, le commissioni e persino i crediti che vanti presso i terzi.
L’esecuzione forzata, tuttavia, segue delle regole precise previste dal nostro ordinamento e può essere evitata in alcuni casi. Ecco, qui di seguito, quello che bisogna sapere su questo tema e i rimedi che hai a disposizione.
Conto corrente a rischio
Non si arriva mai a pignorare il conto corrente all’improvviso, ma solo dopo una precisa procedura. Il creditore ricorre in giudizio per ottenere un decreto ingiuntivo esecutivo, che equivale ad avere in mano un titolo per procedere con l’escuzione. Seguirà quindi il precetto e intanto la somma che dovrai versare è già maggiorata delle spese legali e di altri oneri accessori.
A questo punto il tuo conto corrente bancario diventa a rischio, in quanto il debitore potrà recuperare le somme prelevandole direttamente dai tuoi risparmi. Questa situazione non è affatto infrequente ed è ammessa dalla legge, per cui presta la massima attenzione a come muoverti per evitare il peggio.
Al fine di non ritrovarti senza denaro esistono numerosi rimedi, ma è bene chiedere consiglio solo a soggetti qualificati e che hanno competenze in materia giuridica. Spesso, infatti, si consiglia di svuotare conto corrente prima del pignoramento, cosa che non è sempre possibile e che non ti metterà a riparo da spiacevoli conseguenze.
Come salvare il conto corrente
Richiedendo la consulenza di un avvocato esperto in pignoramenti scoprirai che esistono dei crediti che non si possono pignorare, ovvero che sono inattaccabili da parte dei creditori. Oltre al conto pignorato senza fondi, non sarà possibile aggredire quello il cui reddito è rappresentato solo dalla pensione di invalidità, dall’assegno di accompagnamento per disabili o dalla rendita assicurativa a vita.
Il creditore non potrà fare nulla pure nell’ipotesi di conti correnti affidati. Sul conto in rosso, come puoi ben immaginare, la questione è abbastanza semplice. Quando mancano somme non sarà possibile prelevare nulla per ripagare il debito. Insomma, se il conto è a zero il creditore non incassa nulla e il giudice, di conseguenza, sbloccherà l’accesso alla tua posizione di correntista.
In caso di conto corrente pignorato dovrai quindi prestare molta attenzione, perché quando vengono accreditate somme di varia natura, quali stipendi, fatture o pensioni, rischi di subire l’esecuzione forzata senza alcuna via d’uscita.
Altre limitazioni riguardano poi i conti che sono cointestati, che possono essere pignorati solo per metà, in quanto si presume che la restante quota sia di proprietà dell’altro coniuge. Questo non è affatto un vantaggio, perché qualora l’altro cointestatario dovesse avere dei debiti, il conto verrà pignorato interamente.
In conclusione
La materia che riguarda la non pignorabilità del conto corrente è abbastanza delicata e implica delle competenze giuridiche approfondite. Ecco perché è determinante non ascoltare i consigli di persone che non hanno alcuna competenza su questo argomento.
Se credi che il tuo conto possa essere presto attaccato dai creditori bisogna non perdere tempo prezioso e richiedere una consulenza su misura, ovvero fissare un colloquio con un avvocato che potrà assisterti e fornirti tutta l’assistenza tecnica necessaria. Salvare i tuoi fondi è possibile in alcuni casi, ovvero quando sul conto sono presenti i crediti non pignorabili, così come elencati dalla legge in vigore.